Alla Liguria 17 milioni di euro da investire in nuovi mezzi pubblici elettrici o a idrogeno: “Bisogna che le aziende dei vari territori si attrezzino velocemente per essere pronte a cogliere questa grande opportunità” commenta Davide Natale Pd, presidente della commissione NGEU.
Porto: 600 milioni per la diga di Genova; 45 per Vado Ligure e 47 per La Spezia
In questo piano che prevede innovazione, lotta ai cambiamenti climatici, digitalizzazione, lotta alle disuguaglianze sia territoriali che sociali e soprattutto capacità di creare sviluppo compatibilmente con l’ambiente e la qualità della vita, alla Regione Liguria arriveranno più di 17 milioni di euro da investire in nuovi mezzi pubblici alimentati a elettricità o a idrogeno e ulteriori risorse saranno assicurate da fondi statali per mezzi a GNL. “Bisogna che le aziende dei vari territori si attrezzino velocemente per essere pronte a cogliere questa grande opportunità – commenta Davide Natale Pd, presidente della commissione NGEU, a margine dell’incontro online di giovedì 8 luglio – e soprattutto la Regione co- finanzi, invece che spendere le risorse in altri rivoli, questi interventi. Grazie al Next Generation EU si potrà avere un parco mezzi nuovo e ecologicamente sostenibile.” A queste risorse si aggiungeranno quelle per i treni che sono 500 milioni di Euro da dividere tra le Regioni.
Altre risorse saranno destinate all’Edilizia Pubblica Residenziale attraverso il Fondo Complementare. Lo stanziamento è di 2 miliardi da dividere tra le Regioni. Gli interventi saranno destinati particolarmente al recupero dell’esistente con la finalità di efficientare dal punto di vista energetico e sismico il patrimonio immobiliare destinato alla residenzialità. “Non si deve perdere tempo basti pensare che sono migliaia le case sfitte nella nostra Regione che attendono interventi manutentivi. Questi finanziamenti possono aiutare a diminuire l’impatto di questa situazione e dare risposte alle tante famiglie che attendono una risposta abitativa”, argomenta Natale.
Nel dialogo c’è stato spazio anche per le due grandi infrastrutture di cui si parla da molto tempo: la ferrovia del Ponente e la Pontremolese, che sono state affrontate ma per una maggiore chiarezza la loro trattazione è stata rinviata ad altra sede in quanto per quella del Ponente si attende l’ultimazione della procedura riguardante il progetto definitivo e per la Pontremolese, Catalano ha ribadito le parole del Ministro Enrico Giovannini, con l’inserimento nel contratto di servizio di RFI, aggiungendo che sono in corso le valutazioni per risolvere il problema delle pendenze.
Molte risorse arriveranno alla portualità ligure: più di 600 milioni per la diga di Genova e risorse per Vado Ligure (45 milioni) e per il porto della Spezia (47 milioni).
Risorse importanti per il sistema idrico: nelle prossime settimane si aprirà un bando destinato alle società di gestione del servizio con lo scopo di assicurare la diminuzione delle perdite della rete.
Sono stati presi in esame i molti aspetti che riguardano il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile a partire dal tema delle infrastrutture e dei porti.
Con chiarezza è stata ribadita la filosofia del Next Generation EU: innovazione, lotta ai cambiamenti climatici, digitalizzazione, lotta alle disuguaglianze sia territoriali che sociali e soprattutto capacità di creare sviluppo compatibile con l’ambiente e la qualità della vita. “Accolgo con soddisfazione il fatto che si sia condiviso l’approccio metodologico del lavoro della Commissione voluto da tutti i commissari rappresentato dalla richiesta a tutti gli stakeholders di predisporre la progettazione”, dice Natale. “Come ha confermato Catalano, il migliore investimento che un ente locale, un’amministrazione o un’associazione realizza è quello rappresentato dalle risorse impegnate nella progettazione. Anche perché oltre ai finanziamenti previsti dal Next Generation EU ci sono quelli dei fondi cosiddetti ordinari che riguarderanno il periodo 2021-2026.”
Scarica il comunicato stampa:
Natale, NGEU