DDL Omnibus, Romeo (PD): “Con l’arroganza che lo contraddistingue, Bucci prova a svuotare il consiglio regionale del potere legislativo per affidarlo alla Giunta e ai dirigenti. L’articolo 2 del Ddl Omnibus è incostituzionale”
“Ancora una volta con l’arroganza che lo contraddistingue il presidente Bucci, insieme alla sua Giunta, decide di depotenziare il consiglio regionale per lasciare il potere decisionale in mano a pochi impedendo un confronto democratico e costruttivo in aula. Una scelta inaccettabile”, così il consigliere regionale del Partito Democratico Federico Romeo su articolo 2 Disegno di legge Omnibus discusso oggi in consiglio regionale.
“L’articolo 2 del DDL Omnibus, sugli interventi di adeguamento dell’ordinamento regionale, prevede di affidare alla Giunta regionale il potere, con propria delibera, di ripartire le proprie competenze interne, anche modificando disposizioni normative regionali vigenti. Questo conferisce alla Giunta la potestà di modificare disposizioni normative vigenti tramite semplici delibere, bypassando il consiglio regionale, organo titolare della potestà legislativa. Inoltre, attraverso la delegificazione, assegna una delega in bianco, priva di chiari limiti, che risulta incompatibile con i principi di legalità e separazione dei poteri. Tutto questo solleva evidenti dubbi di costituzionalità sull’articolo 2. Con il rischio che qualora la norma fosse impugnata in via incidentale, dinanzi la Corte Costituzionale, e qualora dichiarata incostituzionale, si assisterebbe a un effetto “a cascata”, con la nullità di tutti gli atti amministrativi adottati in base a questa delegificazione. Inoltre, una disposizione di questo tipo svuoterebbe il Consiglio regionale dei poteri attribuitigli per legge, quale organo detentore della potestà legislativa. Per questo, con la collega Carola Baruzzo, abbiamo chiesto alla maggioranza di ritirare l’articolo in quanto presenta evidenti profili di incostituzionalità in riferimento ad alcune sentenze della Corte Costituzionale e a chiedere alla Giunta regionale di ripresentare in Aula una proposta di legge che definisca chiaramente i confini della delegificazione, nel rispetto della Costituzione e del principio di legalità”, conclude Romeo.