Funivia dei forti: rimasto irrisolto il nodo del perché l’opera non sia stata assoggettata alla Valutazione di impatto ambientale

Costruzione Funivia dei forti, oggi in commissione assenti sindaco, assessori e Sovrintendenza, rimasto irrisolto il nodo del perché l’opera non sia stata assoggettata alla Valutazione di impatto ambientale.
 
Sono queste le assenze e i dubbi rimasti irrisolti dopo la commissione di oggi richiesta dal consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti per avere risposte sul perché un’opera così impattante non fosse stata assoggetta alla Via a cui erano presenti gli uffici tecnici del Comune di Genova, il Presidente del Municipio Centro-Est, il Rappresentante di ARPAL Liguria, la C.G.I.L. Liguria, il Comitato Cittadini “Con i piedi per terra”, quello dei Giardini Malinverni, l’Associane Fratellanza artigiana genovese, MobiGe; Cittadini Sostenibili, Radice comune, le associazioni Legambiente e WWF.
“La politica oggi ha dato l’ennesima prova di fuggire di fronte alle domande: alla Commissione regionale il Comune ha mandato solo il RUP (Responsabile Unico Procedimento). Nessuna risposta è stata data alla domanda sul perché un’opera così impattante per il territorio, con piloni di decine di metri posizionati tra le case dei cittadini e che passerà sulle loro teste, non sia stata assoggetta alla Valutazione di impatto ambientale, nonostante la Commissione fosse stata convocata proprio per questo”, dichiarano i consiglieri regionali Pippo Rossetti, Partito Democratico; Gianni Pastorino Linea Condivisa; Paolo Ugolini, Movimento 5 Stelle; Ferruccio Sansa e Selena Candia, Lista Sansa
“Dalla commissione è emerso chiaramente dalle stesse parole del rappresentante del Comune che l’opera non è di nessuna utilità per i quartieri su cui passerà, in quanto la stazione intermedia prevista è più una necessità tecnica dei costruttori, che funzionale al trasporto dei residenti nel quartiere del Lagaccio, infatti verrebbe posizionata cinquecento metri a monte delle case, con una strada in salita priva di marciapiedi per percorrerla e quindi difficilmente raggiungibile”, osservano i consiglieri.
“La funivia – proseguono – servirebbe solo a una parte dei croceristi che faranno tappa a Genova e che acquisteranno pacchetti turistici legati alla visita dei Rolli, pacchetti programmabili ogni tre anni, previa valutazione dell’afflusso. Quindi in totale assenza di previsione economica. Invece la previsione del prelievo dei fondi per la costruzione è chiara. Verranno sottratti da quelli destinati al rifacimento della Cinta dei Forti di Genova, seconda, per estensione, solamente alla Grande Muraglia cinese. Cinta che, se accuratamente recuperata, potrebbe garantire una attrazione turistica unica nel suo genere, in Italia e presumibilmente nel mondo. Invece chi prenderà la Funivia da Principe ai Forti alla fine si ritroverà davanti a un patrimonio storico abbandonato in attesa di una riqualificazione”.
“La miopia di questa amministrazione comunale è ormai nota – sottolineano i Consiglieri – con un investimento di soli 10-12 milioni, si potrebbe prolungare la cremagliera fino ai Forti, per recuperare un percorso e un trasporto che caratterizza Genova e attrattiva anche per la sua storicità. Una soluzione, questa sì, utile al territorio, economica e poco impattante sull’ambiente. Ma invece decide di investire su un’opera dai costi esorbitanti, di oltre 40 milioni di euro, e che avrà bisogno di circa quattro milioni di euro per la manutenzione annuale”, concludono i consiglieri regionali

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