Ospedale Erzelli, Garibaldi e Arboscello (PD): “Il centrodestra in difficoltà rinuncia a 280milioni di fondi pubblici e chiede soccorso ai privati: in 10 anni in Liguria zero nuovi ospedali. Questo purtroppo l’unico risultato che vedremo”
“Con l’Ospedale di Erzelli siamo di nuovo all’anno zero. Toti oggi certifica un nuovo record. Primo presidente di Regione che finirà il suo mandato di 10 anni senza aver realizzato nessun nuovo ospedale. Tanti annunci ‘zero tituli’. La vicenda di Erzelli ne è l’ulteriore conferma. Dopo aver perso anni di tempo prezioso, parlando di gestione pubblica o privata a fasi alterne, la Regione ora torna a discutere attorno all’Ospedale di Erzelli di una partnership pubblico-privato (per altro in modo unidirezionale senza nessuna condivisione o valutazione con sindacati e consiglio regionale). Se la Regione accetterà la proposta di partnership pubblico-privato, che fine faranno le risorse del progetto bandiera? Che fine faranno i 280milioni di fondi pubblici che Inail aveva destinato alla costruzione di Erzelli? Quanto costerà alle già malconce casse della sanità ligure una seconda operazione simile al Felettino? Molte cose quindi non sono chiare, l’unica cosa certa sarà che entro il 2026, data per il termine del Progetto Bandiera del Pnrr, non sarà costruito nulla”, dichiara il capogruppo PD in Regione Liguria Luca Garibaldi.
“Per la realizzazione e la gestione dell’Ospedale e centro computazionale Erzelli il centrodestra in difficoltà chiede ancora una volta soccorso ai privati, proponendo l’attivazione di un partenariato con il pubblico. Se l’esempio per Toti è quello del Felettino ci troveremo di fronte a un’altra incompiuta. Prova dell’incapacità della Giunta di pianificare e indirizzare un percorso in tempi certi. A due anni dalla firma del protocollo di intesa, la costruzione dell’ospedale degli Erzelli e Centro di Medicina Computazionale – che aveva avuto il placet e il finanziamento durante il governo Draghi come progetto Bandiera PNRR – oltre ad aver perso, come sembra, ogni possibilità di guida pubblica, i fondi INAIL pari a 280milioni, su cui poggiava il progetto di edilizia sanitaria sono andati persi e i fondi PNRR, da spendere entro 2025, che già in origine erano una quota marginale (60 milioni sui 400 milioni del progetto), potranno essere utilizzati solo per l’acquisto di arredi e strumentazioni, con il serio rischio di non spenderli, non avendo certezza sulla parte di costruzione degli immobili. Ancora una volta la Giunta Toti si è fermata agli annunci, rischiando di far perdere alla Liguria un progetto innovativo e meritevole, in grado di coniugare in un’unica struttura la ricerca scientifica e l’aspetto sanitario”, conclude il consigliere regionale e vicecapogruppo PD in Regione Roberto Arboscello.