Piano socio sanitario, Gruppo PD: “Dopo tre anni di ritardi, la Giunta presenta il piano con il solito metodo: prima le conferenze stampa, poi il confronto a cose fatte”
“Anche sul Piano sociosanitario la Giunta Regionale non si smentisce. Viene presentato con tre anni di ritardo dopo averlo frettolosamente ritirato a novembre, utilizzando il solito metodo: prima gli annunci sui giornali e le conferenze stampa, poi, solo dopo, il confronto istituzionale coi sindacati, con i territori, con le conferenze dei Sindaci e il Consiglio regionale”, dichiara il Gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria.
“Un confronto al contrario quello che caratterizza la Giunta Toti: prima si decide, poi semmai si ascolta, a cose fatte. Una modalità singolare, un’assenza di condivisione che si riflette in molte scelte, a partire dalla pianificazione imposta dall’alto della medicina territoriale, con al centro le Case di Comunità previste dal PNRR e collocate dalla Regione senza una pianificazione dei bisogni, più per ragioni di edilizia sanitaria che di rete di offerta. Così come per lo sviluppo della rete ospedaliera, il piano riparte dal fallimento di quello precedente, con il Felettino, annunciato nel 2016 e che forse vedrà la luce nel 2027 e il nodo irrisolto degli Erzelli, il cui futuro è tutto da scrivere”, prosegue il Gruppo PD.
“Analizzeremo il piano nel merito e nel dettaglio: la logica degli annunci e del grande libro dei sogni si scontra però con la realtà di questi anni, dove la strategia è mancata: dal personale alle liste d’attesa, dall’emergenza alla rete territoriale all’integrazione socio sanitaria, la situazione è di grande difficoltà, e non basteranno gli annunci e le promesse a correggere la rotta”, concludono i consiglieri.