Nel 2021 in Italia, secondo uno studio dell’Istituto Piepoli, 8 persone su 10 hanno sviluppato disagio psicologico sotto forma di disturbi dell’adattamento e 2 su 10 veri e propri disturbi mentali. Le richieste di aiuto sono aumentate nel privato del 39%, e il 27,5% di persone che avrebbero voluto rivolgersi ad uno psicologo non se lo sono potuto permettere economicamente, mentre il 21% ha dovuto interrompere il percorso per motivi economici.
In Liguria, uno studio dell’Ordine degli psicologi, sempre del 2021, ha rilevato che 7 persone su 10 soffrono di una sintomatologia ansiosa e depressiva e il 78% del campione ligure ha dichiarato di essersi rivolto a uno psicologo nell’ultimo anno, a fronte del 48% nel 2020 e del 46% nel 2019.
L’istituzione della figura dello psicologo di base è diventata essenziale per la salute della collettività, ancor più necessaria dopo l’emergenza COVID-19. Grazie alla sua azione è in grado di incidere notevolmente non solo sul benessere della persona ma, in termini di risparmio, sui costi della sanità (per farmaci, analisi cliniche e costi diretti ed indiretti legati alla cronicizzazione delle patologie psicologiche). Si è riscontrato infatti che il risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale per un paziente che è riuscito a curarsi dallo psicologo è del 17%, pari a 75.000 euro in un anno.
Siamo di fronte a una misura diventata urgente: le domande pervenute per il bando per il Bonus psicologo sono state 336.441, di cui 7.518 in Liguria, a fronte di una disponibilità finanziaria capace di soddisfare solo un decimo delle richieste. Oltre il 60% delle domande è stato presentato da under 35 dimostrando un altro dato: che dopo la pandemia a richiedere un sostegno psicologico sono i giovani.
In diverse regioni, negli ultimi dieci anni, sono stati realizzati progetti pilota di Psicologia di base, che hanno mostrato buoni risultati.
“Con questa proposta di legge – dichiara il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno in Regione Luca Garibaldi – chiediamo alla Giunta regionale di investire un milione di euro per integrare l’azione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta con un servizio di psicologia di base. Il servizio deve essere realizzato da ciascuna Asl e ha lo scopo di intercettare e diminuire il peso crescente dei disagi psicologici della popolazione, costruendo un filtro sia per i livelli secondari di cure che per il pronto soccorso, collaborando con la medicina territoriale. I costi dell’assistenza psicologica prestata dallo psicologo di base territoriale sono a carico del Servizio Sanitario Regionale e sono eventualmente integrati con altri fondi nazionali o comunitari, perché la salute non può prescindere dal benessere mentale”.
Ogni Asl dovrà definire una rete di psicologi di base, con almeno due operatori per distretto e dovrà essere aperta una collaborazione con gli istituti scolastici, per intercettare il disagio crescente che sta colpendo i più giovani e aiutarli a venirne fuori attraverso la figura dello psicologo scolastico.