Testo unico Commercio, Gruppo PD: “L’approvazione di questo disegno di legge frutto di un lavoro condiviso che andrà incontro a commercianti e ambulanti, aggiornando un Testo piuttosto datato”
“Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione di questo disegno di legge che va ad apportare alcune modifiche al Testo unico in materia di commercio, che risale al 2007, e che necessitava alcuni aggiornamenti, ormai indispensabili, per aggiornarlo alla normativa statale. Un disegno di legge che oltre la categoria dei commercianti in generale, pone attenzione anche al settore degli ambulanti – una realtà fortemente in difficoltà e penalizzata da questo periodo di pandemia – e un settore a noi molto caro, che necessitava una particolare attenzione”, così il consigliere regionale del Partito Democratico, e vicepresidente Commissione attività produttive, Roberto Arboscello, alla fine del consiglio regionale in cui è stato approvato il Disegno di legge che modifica e aggiorna il Testo unico in materia di commercio.
“Questo Disegno di legge – aggiunge Arboscello – ha inoltre seguito un iter procedurale che dovrebbe essere la normale pratica amministrativa. Un esempio di adeguata condivisione, dialogo e confronto tra tutti gli organi deputati, in primis la commissione in cui sono stati auditi tutti i soggetti interessati, dall’Anci alle Associazioni di categoria che hanno apportato le loro integrazioni, migliorando la proposta”.
“Prossimi obiettivi da raggiungere: fissare una durata massima delle proroghe delle concessioni su aree pubbliche per eventi non dipendenti dalla volontà del commerciante in modo da ridurre la discrezionalità e la disomogeneità territoriale dei singoli comuni e capire come il marchio ‘Ambulanti in Liguria’, introdotto con questo disegno di legge, si tradurrà in benefici per il nostro territorio”.
“Come minoranza – osserva infine – abbiamo dimostrato un grande senso di responsabilità, visto che a inizio seduta, per le tante assenze nelle fila della maggioranza, c’era il rischio di non avere il numero legale per la votazione. Così siamo rimasti in aula per senso di responsabilità verso le categorie a cui il provvedimento è rivolto e abbiamo tenuto fede alla nostra parola. Rimaniamo però perplessi per il mancato carattere di urgenza dato al provvedimento, che quindi entrerà a regime tra 14 giorni e non in tempi più brevi”