Sanità, Garibaldi (PD): “Toti e Gratarola come le cavallette per la sanità pubblica ligure. Hanno portato il sistema sanitario al collasso e difendono l’indifendibile: in casi come questi le dimissioni si danno non servirebbe chiederle”
“Più che le soglie del buongusto nel chiedere le dimissioni, si è superato il limite di sopportazione per come è ridotta la sanità ligure. Toti e Gratarola sono come le cavallette per la sanità pubblica. Siamo in una situazione devastante, con il sistema sanitario ligure a rischio implosione, dopo anni di scientifica privatizzazione e depotenziamento del pubblico, che porta la firma di Toti. Prima gli ospedali privatizzati, poi quelli non costruiti, infine la fuga di pazienti e di medici in questi anni. Oltre 52 milioni di euro di fughe ogni anno e 30 milioni di buco nel 2022: questa è la tassa Toti. Basta nascondere i propri errori accusando gli altri: Toti governa da più di otto anni e questi sono i fatti e i numeri.
La vicenda di Bordighera, un ospedale oggettivamente privatizzato, dove nel reparto di primo intervento operava un falso medico, è gravissima ed è la prova di un sistema allo sfascio. In un Paese normale di fronte a queste situazioni le dimissioni si danno, non si dovrebbero neppure chiedere. Ma siamo un paese ben strano, in cui nessuno si assume la responsabilità per i disastri e si difende l’indifendibile. Non mi stupisce che a difendere l’Assessore alla Sanità sia Toti, il vero responsabile della disastrosa impostazione della sanità ligure in questi anni, che tocca ora a Gratarola gestire, peraltro male. Per cui, forse è vero, le dimissioni andrebbero chieste direttamente a lui, che ci ha portato fino all’orlo del baratro”, così il capogruppo del Partito Democratico in Regione Luca Garibaldi in risposta alle parole di Toti su richiesta dimissioni Gratarola.