Sanità, Garibaldi (PD): “Toti-Gratarola svendono la sanità ligure: non è privatizzando i servizi che si risolve il problema delle liste d’attesa”
“Il punto stampa sulla sanità continua a certificare il fallimento nella gestione della sanità pubblica da parte di Toti e Gratarola. Con l’ombra di un disavanzo di oltre 140 milioni euro, con impatti devastanti sui servizi, oggi Toti e Gratarola hanno presentano l’acquisto di 120mila prestazioni dai privati, invitando a telefonare da lunedì ai CUP, visto che le agende sono aperte (dovrebbero esserlo sempre): la sanità ridotta ad una televendita dove i più fortunati e i primi a chiamare potranno ricevere subito risposte e agli altri toccherà aspettare ancora. In più, per Toti la ragione per cui le liste d’attesa sono cresciute è che si è privatizzato troppo poco, rispetto alle altre regioni. Nei fatti indirettamente sostenendo che la responsabilità sia del pubblico.
Che Toti e Gratarola non credano nel pubblico è noto perché le scelte di questi anni lo dimostrano. Hanno investito 60 milioni di euro nel piano restart, di acquisto di prestazioni private, ed è stato un fallimento. Invece che cambiare rotta e investire in maniera strutturale sul pubblico, in personale e in macchinari e riorganizzare davvero la gestione delle liste d’attesa, la risposta è continuare a fallire, privatizzando sempre di più, senza una regia e senza sostenere lo sforzo del pubblico, ormai sempre più indebolito. Una ricetta fallimentare fatta di tapulli e di cambiali, in un contesto dove si annunciano pure nuovi tagli”, così il capogruppo del Partito Democratico Luca Garibaldi in risposta alle dichiarazioni di Toti e Gratarola dopo il punto stampa sulla sanità in Liguria