Parco Portofino, Garibaldi (PD): “Toti non spacci la scelta del Parco a tre a una questione di coerenza territoriale. È stata chiaramente una scelta politica, per fare un favore alla Lega”
“Toti ormai difende l’indifendibile. Quello di Portofino è un Parco francobollo e anche autolesionista rispetto allo sviluppo del territorio. Dire che altri comuni sono stati esclusi perché ‘le porzioni dei loro territori non erano coerenti’ è una falsità. Sia l’area del Santuario di Montallegro a Rapallo che quella delle Grazie a Chiavari, sarebbero state coerenti all’interno del Parco e non si capisce perché siano state escluse, se non per motivi politici. Queste aree hanno un riconosciuto valore ambientale da tutelare, sono le prime aree da inserire in un parco: e questo è confermato anche dal fatto che la Regione ha sostenuto che, pur non facendone parte, dovrebbe essere il Parco Nazionale a gestirle in futuro. Per cui da un lato la Regione non le inserisce ma poi si giustifica dicendo che in qualche modo le tutelerà, basta non siano nel Parco. Una doppia morale secondo cui bisogna rispettare i valori ambientali ma non troppo, sennò la Lega si arrabbia. Avrebbe avuto più senso fare un’intesa facendo entrare dentro il parco i comuni che lo avevano chiesto e non cercare di giustificare le scelte politiche parlando di ‘non coerenza dei territori’, perché non ci sarebbe stato motivo di escludere quei comuni che avevano al loro interno realtà di grande valore ambientale. Le uniche scelte incoerenti sono quelle della Regione e del Governo, non quelle dei territori”, così il capogruppo del Partito Democratico Luca Garibaldi commentando le parole di Toti sul Parco di Portofino